giovedì, giugno 29, 2006
Il tallone di Achilles
Quando si parla di calcio, inutile andare troppo per il sottile: lo scivolone è sempre in agguato. Se poi si è dei neofiti, impegnati a inseguire un paese impazzito per il suo Mondiale, allora quello scivolone è garantito. E così, se lo Spiegel si mette a fare la Bild, la frittata è certa. Sfuggita alle briglie, la penna imbizzarrita di Achim Achilles - il fantasioso columnist del settimanale - si è avviluppata in un articolo pieno di luoghi comuni, che al confronto le scemenze pronunciate tre anni fa dal sottosegretario italiano Stefano Stefani sui turisti tedeschi a Rimini erano acqua fresca. Tutta colpa di Achim, dunque, e lo Spiegel fa ammenda pubblica, in due lingue. E tuttavia, noi abbiamo trovato alla Germania il tallone di Achilles: sono convinti di aver già vinto. Dicono: se lo abbiamo organizzato così bene, questo Mondiale, avremo previsto anche la vittoria finale, no? Gli argentini che incontro per strada in queste ore a Berlino, però, la pensano diversamente: e hanno in serbo uno scherzo, o una mano de Dios.