mercoledì, febbraio 22, 2006

Sull'Indocina il nuovo numero di Emporion

Quando si dice Indocina per rappresentare quel pugno di paesi schiacciati fra i due colossi asiatici, la Cina e l’India, vengono in mente due cose. Da un lato le atmosfere coloniali stile André Malraux, cappelli di paglia, manciate di riso, umidità che si appiccica alla pelle, respiri esotici e sensuali. Dall’altro gli orrori più feroci del totalitarismo comunista, i campi di sterminio di Pol Pot, la guerra calda che impantanò soldati, uomini e cose. Oggi anche qui, anche in Indocina, è cominciata un’altra storia, l’ennesimo capitolo dell’esplosione economica dell’Asia. E quel pugno di paesi esce dalla nebbia indistinta del mistero per acquisire individualità, colore, differenza.