Ieri Walter Veltroni e Pierferdinando Casini si sono scambiati messaggi un po' birichini su un foglio durante la manifestazione in Campidoglio per il giorno della memoria. Un giornalista ha recuperato il foglio, incautamente lasciato sotto il tavolo alla fine della cerimonia. Si parla di sondaggi, campagna elettorale, dopo-voto. Ecco la trascrizione del colloquio:
Veltroni: «Come sono i sondaggi per te?». Casini: «Mi sembrano decenti. Ma non mi faccio illusioni. Prendere il 5-6% senza preferenze e con la polarizzazione che c’è è già un mezzo miracolo. Qual è invece il vero sondaggio destra-sinistra?». Veltroni: «Mi dice Fassino + 5 per il CS (centrosinistra, ndr). Comunque sono tutti matti. E il Paese, comunque, non uscirà dai guai. Né con Caruso (il candidato no global, leader dei disobbedienti del Sud, candidato da Bertinotti, ndr) né con Borghezio (esponente della Lega Nord, ndr)». Ancora Veltroni: «E’ il momento di scelte alte, coraggiose. Ma non mi sembra questo lo spirito del tempo». A Casini l’ultima replica: «Fino al 9 aprile non può succedere nulla di diverso. Poi vedremo. Perché se il CD (centrodestra, ndr) migliorerà un poco ancora (-3 per es.) il Senato sarà imballato».