Dalle mazze ai velluti della Camera dei Deputati, con tanto di mensile cospicuo e pensione assicurata dallo Stato borghese e capitalista, il passo sarà breve. Con un candidato così, dalla parte dell'Unione, ogni tentazione di votarli è fuori discussione. Si discute, invece, e tanto delle performance del candidato "indipendente", come ormai lo chiama pure Bertinotti che se l'è capato e mo se lo tiene e se lo cura. Ieri Caruso ha detto che Hamas è meglio di Mastella. Se era una battuta, non ha fatto ridere nessuno. Chissà quali battute sarà andato a raccontare in tv da Al-Jazeera, dove grazie al pedigree maturato in questi anni di lotta anti-americana e anti-capitalista, s'è guadagnato la poltrona di opinionista. C'è qualcuno dalle parti - ad esempio - della Margherita (i moderati dell'Unione) che s'è alzato ai tavoli delle candidature per evitare questo scempio? Pare di no, visto che Caruso Francesco detto Franco sarà candidato ed eletto in parlamento.
Intanto per rinfrescare a qualcuno la memoria ecco la scheda di Hamas, il gruppo di quelli meglio di Mastella:
HAMAS (Movimento di Resistenza Islamico).
Area d’attività: Territori palestinesi occupati da Israele.
Sorto al momento della “Prima Intifada” nel 1987, il movimento Hamas si caratterizza per la sua radicalità e la contrarietà a qualsiasi compromesso od accordo di pace con Israele, avendo come obiettivo la creazione di uno Stato islamico palestinese. La struttura del gruppo è assai articolata e si divide in una ala politica ed in una militare. La prima è incaricata di gestire tutta una rete di servizi sociali che l’Autorità Nazionale Palestinese non è più in grado di assicurare, la seconda invece, tramite il suo braccio armato formato dalle le “Brigate Ezzedine al – Kassam” , i cui leader sono Mohammed Deif e Salah Shahada, è responsabile di numerosi attacchi suicidi compiuti in Israele.
Proprio per il suo impegno sociale, il movimento gode di un larghissimo seguito nei territori, rappresentando agli occhi di molti palestinesi una valida alternativa all’ANP ritenuta ormai corrotta ed inefficiente. Dopo l’uccisione da parte degli israeliani prima del suo fondatore Ahmad Yasin e poi dall’altro leader Abdal Aziz al – Rantisi nella primavera del 2004, la guida del gruppo attualmente sarebbe nella mani di diverse personalità residenti in Siria, Libano, Iran ed altri Stati del Golfo Persico.
L’ala militare del movimento disporrebbe di circa 1.000 effettivi, mentre le principali fonti di finanziamento di Hamas proverrebbero dagli stessi palestinesi abitanti nei territori, dalle organizzazioni di beneficenza islamiche presenti a Gaza nella Cisgiordania e da simpatizzanti residenti in diversi Paesi arabi, in Europa e negli Stati Uniti.