• L’altra Europa
Roberto Giardina
Bompiani, Milano, 2004
pp. 895, euro 15
Un lungo viaggio attraverso la geografia e la storia d’Europa, per riannodare le lacerazioni dei secoli passati e ridefinire il comune denominatore di un continente appena riunificatosi, dopo la fine della guerra fredda e del totalitarismo comunista. Questo è l’ultimo libro di Roberto Giardina, un volumone di quasi novecento pagine che si legge con la fluidità di un racconto di viaggi. L’autore ci conduce in lungo e in largo per otto itinerari, intersecando il Continente da sud a nord e da ovest ad est alla scoperta di luoghi storici e luoghi insoliti, città d’arte e paesi ricchi di storia, campi di battaglia napoleonici e cortine di ferro, borghi medievali e metropoli del Ventunesimo secolo. È una lunga, inesauribile narrazione dell’Europa contemporanea, come può leggerla un viaggiatore che prende auto e bagagli e s’incammina sulle vene del traffico odierno, tra autostrade e gallerie di nuova generazione, che accorciano i tempi, le distanze e le diversità, o vecchie strade statali che s’inerpicano sui passi alpini o si srotolano nelle foreste teutoniche o nelle steppe lapponi.
Giardina non è, tuttavia, un turista per caso. Siciliano, è da quindici anni corrispondente dalla Germania per i quotidiani Il Resto del Carlino, La Nazione e il Giorno. Prima a Bonn, ora a Berlino. È appassionato di storia e di imprese impossibili, come quella che nel 1994 lo spinse a tentare di convincere gli italiani ad amare i tedeschi. Ne venne fuori un libro di grande successo, tradotto anche in tedesco, che lanciò Giardina nel mondo dell’editoria che conta. Un paio di anni più tardi ci consegnò la più fluida storia dell’economia tedesca che sia capitato di leggere, narrata attraverso la biografia del marco tedesco che di lì a qualche anno avrebbe chiuso la sua carriera sciogliendosi nell’euro. E fedele ai suoi interessi, Giardina parte proprio dal mondo germanico per raccontarci il cuore dell’Europa, non solo geografico ma anche storico e politico. Si parte dalle valli dell’Inn e si risale lungo la Baviera e la Turingia, sconfinando nell’altra Europa oggi non più separata da confini mortali. Luoghi di ieri e di oggi scorrono nelle pagine del libro che riscopre l’anima di un Continente, dal Portogallo alla Scandinavia, da Saint-Tropez al Baltico, dalla penisola Iberica alla Romania per ritrovarsi al centro, a Strasburgo e Bruxelles, cuore di un’Europa politica che non sembra all’altezza di tanto passato.