Ossis è il termine un po' sgradevole con cui i tedeschi dell'Ovest chiamano i fratelli ritrovati del'Est. Che ricambiano chiamando i ricchi occidentali Wessis. Ossis e Wessis stanno un po' al nostro terroni e polentoni. Ora le ultime vicende politiche in Germania segnano una poderosa rivincita dell'Est che entra in politica con la forza dei suoi uomini più in vista. Alla cancelleria è designata Angela Merkel, i cui sforzi per condurre in porto la Grosse Koalition si sono fatti più difficili ma anche più intensi. Alla guida dell'SPD (ed è la notizia di questa mattina) arriva il presidente del Land Brandeburgo Matthias Platzeck, che ha dato via libera al dimissionario Münterfering per entrare nel gabinetto Merkel come ministro del Lavoro. Ora si attende la decisione della CSU con Glos al posto di Stoiber nel super-ministero dell'Economia e poi si potrà partire, a meno di ulteriori colpi di scena che, visti i chiari di luna a Berlino, non sono da escludere.
Bisognerà nei prossimi giorni valutare cosa comporterà lo spostamento ad Est del baricentro politico dei due maggiori partiti federali e del governo (la Merkel, oltre che prossima cancelliera è anche leader della CDU) e valutare anche lo slittamento a sinistra che è avvenuto nelle scorse ore dentro l'SPD. Dal duo Schröder-Münterfering alla coppia Platzeck-Nahles, la faccia dei socialdemocratici ribadisce il ritorno dei Goodbye Lenin.