martedì, novembre 01, 2005
Il miracolo di Dresda
Terzo giorno di festeggiamenti per la riapertura della Frauenkirche, di cui abbiamo parlato qualche giorno fa. Ovviamente, ci siamo andati. Duecento chilometri di auto, percorsi di buon mattino sulla rinnovata autostrada Berlino-Dresda, ed eccoci di fronte alla chiesa rinata. Gioiello barocco della cosiddetta Firenze del Nord, ospita al suo ingresso una bella e maestosa statua di Martin Lutero, celebrato ieri in tutta la Germania protestante. La chiesa è stata il simbolo dei bombardamenti della seconda guerra mondiale. Totalmente distrutta, era rimasta con il suo moncone aggrappato alla terra per cinquant'anni. L'ultima volta che eravamo stati a Dresda, la decisione di ricostruire la chiesa era stata presa da qualche mese. Al lato del moncone, in un ampio spazio recintato, erano già state riunite le pietre recuperate dal bombardamento, pronte per essere catalogate e riutilizzate nella costruzione. Oggi sono tutte là, assieme alle pietre nuove, a formare un puzzle di vecchio e nuovo e a tenere insieme la cupola e le pareti e a restituire a questa splendida città sull'Elba il suo panorama pre-bellico, quello immortalato sulle tele di Canaletto.