domenica, agosto 07, 2005
Tagesbuch/30 - Thüringen
Lasciata Bamberg, l'autostrada cede presto il passo a una Bundesstrasse che, lentamente, s'inerpica sulle alture che dalla baviera tracimano nella Turingia. Il vecchio confine tra Germania Ovest e Germania Est non si vede più. Si oltrepassano campi, paesi, frazioni, piccoli villaggi ma nulla segna più il tracciato della vecchia cortina di ferro. Eppure, come d'incanto, la campagna diventa più selvaggia, meno coltivata, meno colorata. Via via che ci si addentra nella splendida regione della Turingia, le strade dei paesini che attraversiamo sono più polverose, le case meno curate. Siamo entrati nella vecchia Germania orientale. Il confine di ferro non c'è più, resta ancora visibile quello della ricchezza, del benessere. Anche se questa regione è la più dinamica e benestante tra gli ex Laender comunisti. Il turismo va a gonfie vele e rappresenta la voce più rilevante dell'economia. La vicinanza con la Baviera ha permesso di stringere legami solidi, anche dal punto di vista economico. Insomma, in Turingia non c'è nostalgia per il passato ma tanta voglia di lavorar sodo per recuperare il terreno perduto. La strada, nel frattempo, ha preso a salire. Ci si addentra nella Thüringen Wald, la foresta fitta di alberi e vegetazione protetta da una riserva naturale dove i paeselli si susseguono lindi e ordinati, sempre più radi e la sede ferrata che corre al nostro fianco accresce una strana sensazione da finis terrae: in ventiquattr'ore non vedremo transitare neppure un vagone. Piove, il termometro scende a ogni chilometro, segna nove gradi sopra lo zero quando decidiamo di fermarci e pernottare in un tipico albergo di montagna, l'Hotel Moosbach in località Manebach, una ventina di chilometri a sud di Ilmenau. Il sole è ormai calato dietro i monti. L'ottimo ristorante di questo sperduto albergo (pesce di fiume, insalata e dessert, oltre a buon vino bianco) ci spedisce a letto di buon umore.