domenica, agosto 07, 2005

Tagesbuch/28 – Bamberg

Se la Germania non si fosse fatta sedurre e poi violentare da Hitler, le sue cittadine potrebbero avere tutte il fascino medievale di Bamberg. Qui, nelle oscure notti del 1944 e del 1945 è accaduto un piccolo miracolo: l’aviazione degli alleati volava alta e s’è dimenticata di sganciare bombe su questo paese. Risultato: tutto sembra fermo al milleduecento e finalmente si ritrova l’atmosfera della vecchia Germania, intatta e originale. Nessuna ricostruzione, nessun duomo rimesso in piedi alla metà del Novecento, nessuna casa con le travi a vista ricostruita con le macerie e seguendo le foto ricordo lasciate dai nonni. Gli abitanti di Bamberg sono consapevoli di questa fortuna e un po’ se ne approfittano. Hanno l’aria di chi se la tira, con ristoranti e birrerie piene zeppe di turisti che rappresentano il vero tesoro cittadino da sfruttare e spennare fino all’ultimo centesimo di euro, anche se non siamo ai degradati livelli italiani. Tanti i negozi di antiquariato, da quelli di mobili e oggetti d’arredamento alle stampe, agli orologi, ai libri. Certo, hanno buoni motivi, dal momento che si fatica a trovare un altro gioiello così intatto, almeno nell’ex Germania occidentale.. Splendido il Rathaus, appollaiato su uno dei ponti sul piccolo fiume Regnitz. Straordinarie le chiese, tra cui la cattedrale cattolica che domina la Domplatz e testimonia le radici principesche e vescovili di questa città: la sua struttura mescola armonicamente elementi gotici e romanici offrendo un esempio concreto della contrapposizione tra due diverse concezioni dell’architettura ecclesiastica. Oggi, la cattedrale pulsa d’orgoglio per il “suo” papa Benedetto XVI. Un colpo d’occhio questa Domplatz, chiusa a nord e a ovest dalla Neue Residenz, il gigantesco palazzo episcopale dal cui giardino delle rose si osserva il panorama della città vecchia più in basso. Più sù, in cima alla collina, l’ex monastero benedettino di Michaelsberg, famoso per la produzione di birra scura (visita al museo all’interno del monastero, 2 euro), con la chiesa ricca di decorazioni e statue di interesse religioso e culturale. Oggi è una casa di riposo per anziani. Splendidi i vicoli e le case e le stradine che degradano verso le piazze assolate e il fiume Regnitz dove un piccolo e raccolto gruppo di casette a schiera di legno, con micro-giardini ricchi di piante e fiori formano un lungo fiume che viene chiamato “la piccola Venezia”. La storia è stata benevola con Bamberg. Un po’ meno la sua amministrazione comunale, che non l’ha dotata di una cartellonistica stradale all’altezza. Forse si scoraggiano i viaggiatori dal ripartire. Perdiamo un po’ di tempo a trovare la strada regionale che ci porterà in Turingia.