sabato, agosto 06, 2005

Tagesbuch/25 - Nürnberg (4)

E’ la prima città che incontriamo nel nostro viaggio sede dei campionati del mondo che il prossimo anno si terranno in Germania. Nella Marktplatz, la piazza del mercato famosa per il mercatino di Natale, dove ogni giorno bancarelle di fiori, frutta, formaggi, Bratwurst, pane e Lebkuchen (un biscotto natalizio molto buono e molto pesante) diffondono allegramente voci, suoni e odori, staziona temporaneamente un grande pallone di calcio itinerante. Al suo interno, una rapida mostra interattiva, prova a spiegare gioie ed emozioni del tifo calcistico. Chi perde le proprie domeniche all’interno degli stadi a tifare ossessivamente per una squadra di calcio (noi fra questi) sa di cosa stiamo parlando e non ha bisogno dell’insipida mostra itinerante. Tanto più che il campionato mondiale è un grande business e che la Germania intende giocarselo nel nome del più becero politically correct. Il motto è: it’s time to make a friend. A noi non frega niente di trovare amici. Ci basterebbe trovare una finale e magari vincerla, contro quei bastardi di brasiliani. Ma questo sentimento, poco politically, per niente correct, ma molto calcistico, la mostra del Mundial buonista non lo racconta. Detto questo, i preparativi sono quasi tutti completati: gli stadi, rinnovati come l’Olimpiastadion di Berlino o costruiti da zero come l’Allianz Arena di Monaco, già ospitano il nuovo campionato nazionale di calcio. Quindi non solo sono stati completati (quasi tutti) un anno prima del necessario, ma verranno anche ben collaudati, in modo da correggere eventuali pecche in vista del Mondiale. Quanto alle infrastrutture, beh, di questo la Germania non aveva bisogno di nulla. Insomma, cominciamo a prender confidenza con l’orribile logo e con la difficile lingua teutonica. Non sarà un Mundial ma un Fussball Weltmeisterschaft. La nazionale che riuscirà a pronunciarlo tutto di fila e senza errori, vincerà il torneo.