venerdì, febbraio 15, 2008
Berlinale: Caos calmo
L'ora è tarda ma l'unica pellicola italiana qui alla Berlinale merita l'ingresso al cinema Urania alle undici e mezza di sera. Poi c'è Nanni Moretti, uno per il quale ho una passione a prescindere. Non tanto politica quanto cinematografica. Mi piace tutto quello che fa, qualsiasi cosa faccia. Appunto, a prescindere. Ognuno ha difetti dai quali non riesce a liberarsi, neppure crescendo. Uno dei miei tanti è la passione per Nanni Moretti. E per fortuna che c'era lui come protagonista. Il film è debole, debolissimo, alcuni episodi sono forzatissimi e non si capisce perché avvengano: sono incongruenti o non servono alla trama del film. Il tutto si regge sulla sua forte personalità ma non basta un Nanni super per salvare la pellicola e con essa quel po' di cinema italiano che ancora gira per il mondo. Non mi ha fatto un grande effetto la tanto pubblicizzata scena del rapporto sessuale, viste anche alcune reazioni ecclesisastiche dal Vaticano mi pare proprio che dalle parti del Cupolone, di questi tempi, non abbiano un granchè da fare. Beati loro e poveri noi. Ultima notazione per le scene di una Roma dolce e distante. Heimweh. Un po'.