Visto che i nostri lettori "de sinistra" la prendono così sul serio e ci ammoniscono a non scherzare sulle primarie, a non sottovalutare, a rosicare, ad arrotolarci le budella, a fare spernacchi e sberleffi ai nostri capi ovviamente padroni ovviamente ladroni ovviamente mafiosoni perché noi ovviamente non possiamo essere solo di destra ma dobbiamo essere anche servi di Berlusconi e di tutta Mediaset e Mediolanum e il Milan e Milano2 e qui e là... insomma, siccome si sono montati la testa, allora la prendiamo sul serio anche noi. E siccome siamo Walking Class, cioè ci muoviamo spesso e volentieri e abbiamo anche noi i nostri canali privilegiati, allora prendiamo queste primarie molto sul serio e proviamo a far parte della partita anche noi, così rosichiamo di meno. E vi diamo quello che neppure Repubblica è in grado di darvi. Spiccioli di voto degli italiani all'estero che abbiamo la possibilità di offrire solo noi.
Iniziamo dalla Lapponia. Nei 127 igloo messi a disposizione dall'Unione hanno votato in 2milioni 700mila inuit: altri 300mila non sono riusciti a depositare la scheda nel freezer perché si son congelati nell'attesa. Le file duravano fino a 40 minuti (fateveli a 40 gradi sottozero e vedete un po' voi). Qualche problema nei distretti meridionali di Inari, dove il candidato locale Masthellu ha protestato per l'assenza delle schede tradotte nel locale dialetto sannicu. Questi i risultati forniti dall'ufficio centrale: Prodi 87%, Bertinotti 5%, Mastella 3%, Scalfarotto 2%, L'incappucciata (espulsa per aver spaventato una foca), Pecoraro Scanio 0,3% (danneggiato per la fuga delle foche dai seggi). Altri, non pervenuti. L'alta percentuale del candidato Prodi sarebbe da addebitare alla vicinanza geografica dei distretti dell'ex Unione Sovietica.