venerdì, ottobre 28, 2005

La sinistra che c'è contro quella che non c'è

In Italia, all'Università, di questi tempi non si studia. Di questi tempi, si bivacca. Perché, quando sarà in vigore la riforma Moratti, toccherà mettersi a studiare. E allora, finché dura, si faccia bisboccia. Aule trasformate in campeggi, facoltà occupate, ore di lezione sostituite da amene letture del viaggio del Che con la motocicletta (ogni periodo ha i suoi libri rossi, e questo è un periodo di declino anche per i rivoluzionari, che cantano Giovanotti trovando i testi di Guccini un po' complicati). E' questa la giovane sinistra che oggi imperversa nel luogo principe dell'elaborazione culturale del paese. E' questa, dunque, la sinistra in incubazione. E tanti saluti all'altra sinistra, quella socialista e radicale, che cerca (pare inutilmente) di attecchire da quella parte e che viene zittita dai nuovi prepotenti. Prodi, al contrario di Fassino, non sembra essere troppo indulgente con le violenze dei nuovi giacobini. Ieri ha dato solidarietà a Cofferati. Ma nulla ha detto delle violenze di Roma durante la manifestazione contro la riforma Moratti. E nulla ha detto sul grave episodio della Sapienza che ha coinvolto Radicali e socialisti dello Sdi. Attendiamo.