"I gay stanno tutti dall'altra parte". Perché, presidente Berlusconi, queste battute da bettola? E perché in un comizio politico? Primo: non è vero, come lei ben sa. Secondo: non fa ridere. E se qualcuno in quella sala ha riso, lo ha fatto per piaggeria. Domani scriverà una nuova lettera di scuse? Ma sì, portiamoci avanti con il lavoro: "Caro amico (elettore) gay, scusami, te ne prego, e prendi questa testimonianza pubblica di un orgoglio privato che cede alla tua collera come un atto d'amore. Uno tra tanti..."