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Allora, se l'Italia dovesse ridicolizzarsi fino al punto da avere un governo guidato da Flavio Briatore, ci sarebbe già il nome della sua vice: vice-premier sarebbe Giovanna Melandri. Il gossip sulla presenza della Melandri in casa Briatore a Malindi, nelle feste di fine anno africane, viene finalmente svelato dal
settimanale popolare "Chi". Dopo lo scambio pubblico di missive fra Berlusconi e Lario, ormai, le cose più serie sulla politica italiana si leggono sui "popolari". Ovviamente la Melandri può passare le vacanze dove e con chi meglio crede. Il problema è che lei ha negato indignata: "Non ho mai soggiornato nella villa di Flavio Briatore a Malindi". E ha proseguito pescando a man bassa nelle bisacce del politicamente corretto, dicendo che lei in Africa sì che ci va, ma come turista consapevole (gli altri viaggiatori italiani si rassegnino, sono inconsapevoli) a fare attività di beneficenza. Bene per la beneficenza. Non si capisce però quale complesso ci sia nell'ammettere di aver partecipato anche a qualche festa a casa di Briatore. Come mostrano le foto del settimanale, e come confermano le testimonianze di esponenti del vippaio italico, s'è pure divertita. E cosa ci sarà mai di male? Ma la libertà di una persona, e di una donna emancipata in particolare, non dovrebbe stare anche nel fatto di potersi divertire come e dove le pare senza doversi giustificare di nulla? Perché negare? Alla Melandri tocca maneggiare in questi giorni la delicata vicenda della violenza negli stadi: siamo sicuri di essere nelle mani giuste?