Entravi con aria curiosa nel Museo Egizio, quando era allestito nei locali moderni di un bel palazzotto di Dahlem, il quartiere residenziale di Berlino Ovest, pieno di verde, di università, di kneipe studentesche e di musei. Ambienti foderati di feltro nero aumentavano l'atmosfera di mistero. Una stanza dietro l'altra, di corsa, con l'ansia di arrivare lì, davanti alla testa d'oro di Nefertiti. Il blog gemello "Le guerre civili" apre una battaglia sulle politiche culturali dell'Unesco e il politically correct applicato ai monumenti. In Italia. Perché altrove sono più furbi: parlano bene e razzolano male.