martedì, aprile 29, 2008
L'ultimo volo di Tempelhof
Magari fra qualche anno se ne pentiranno, come è accaduto per il Muro. Magari fra qualche anno il sindaco di Berlino tirerà fuori una nuova audio-guida per accompagnare i curiosi nel giro turistico virtuale dell’aeroporto che salvò Berlino Ovest dall’isolamento sovietico: il ponte aereo di migliaia di velivoli americani, chiamati “Rosinenbomber” (bombardieri di uva passa), che nei mesi drammatici fra il 1948 e il 1949 fecero la spola da occidente a questo aeroporto per rifornire la città di cibo e medicinali e vincere la prima battaglia di una lunga guerra fredda. Magari invece avrà avuto ragione lui, Klaus Wowereit, e con lui tutti quei cittadini che domenica hanno disertato le urne referendarie, spegnendo le ultime luci di Tempelhof, il terzo e più vecchio aeroporto berlinese [... continua su Ideazione].