giovedì, aprile 03, 2008
Declino italiano: Bologna
Bella forza. Impedire a qualcuno di dire la propria da un palco, con violenza, come accadeva in anni che poi aprirono la stagione degli anni di piombo, quando non si condividono le sue posizioni. Però è soprattutto quando non si condividono le sue posizioni che bisogna dimostrare il coraggio della tolleranza, della libertà e del rispetto. Cosa difficile da esprimere quando ci si rintana nel gruppo, che diventa gregge, quando si rumoreggia tutti assieme. C'era uno che si chiamava Pier Paolo Pasolini, e che stava dalla parte dei poliziotti negli anni viziati di Valle Giulia. Bisogna avere carattere per rispettare chi la pensa diversamente. Io non condivido la battaglia di Giuliano Ferrara. Ma un altro tassello del declino italiano, sociale questa volta non economico, è il giustificazionismo che vedo in giro anche in alcune dichiarazioni di politici. Né con le Br né con lo Stato, si diceva un tempo. Per fortuna qualcuno decise di stare dalla parte dello Stato. Certo, oggi la situazione non è la stessa di allora ma le derive sono difficili da pronosticare, meglio trattenersi dal dare sfogo alle tastiere. Per fortuna, a sinistra, c'è chi sa ancora distinguere.