giovedì, giugno 03, 2010
La roulette dello Schloss Bellevue
Ieri la politica tedesca ha vissuto le sue ventiquattr'ore in rosa, con la candidatura di Ursula von der Leyen alla presidenza della Repubblica. Una donna alla cancelleria e una donna allo Schloss Bellevue, una bella accoppiata. Durata però lo spazio di una giornata. Oggi la nobile ministra smonta da cavallo, a testimonianza che in ogni paese chi entra in una competizione papa esce spesso cardinale. Il testimone del favorito passa al presidente del Land della Bassa Sassonia (lo stesso nel quale la von der Leyen ha mosso i suoi primi passi politici, peraltro): Christian Wulff, sostenuto dalla compatta schiera dei presidenti regionali del partito. Sulla ministra del Lavoro, sostenuta dalla Merkel, sono piombati i distinguo dell'Fdp (per la questione dei controlli su Internet) e della Csu (per le politiche familiari sostenute nel precedente governo). Sullo sfondo, il rinnovato contrasto fra la componente governativa della Cdu, legata alla Merkel, e i cosiddetti Landesfürsten, i riottosi governatori regionali. Uno scontro che si riflette nella corsa alla successione di Köhler. Ma dato il ruolo simbolico del presidente della Repubblica, non è detto che il passaggio di un suo oppositore dalla presidenza di un Land allo Schloss Bellevue debba per forza dispiacere alla Merkel.