lunedì, giugno 28, 2010
Dibattito tv, il ritorno di Komorowski
Faccia a faccia televisivo fra i due candidati nel ballottaggio per la presidenza della Repubblica polacca, a una settimana dal voto. Secondo tutti gli osservatori, Komorowski ha ritrovato smalto e incisività e, alla fine, è stato quello che ha convinto di più. Kaczynski, al contrario, si è impantanato in una curiosa proposta di politica estera: difendere gli interessi della minoranza polacca in Bielorussia attraverso un franco dialogo con il presidente russo Medvedev. «Non credo sia proprio una buona idea per difendere gli interessi del nostro paese», ha replicato Komorowski, «quella di andare a parlare dei problemi riguardanti un secondo paese con il capo di un terzo paese». Come dire: se i russi hanno un problema con i polacchi, sarebbe ben curioso che ne vadano a discutere, per esempio, a Berlino. Il richiamo storico è stato piuttosto imbarazzante. Ma Kaczynski ha mostrato incertezze anche su tutti gli altri temi proposti nel dibattito. Il solito sondaggio televisivo post-dibattito, mostra una chiara vittoria per il candidato governativo: 52 contro 28. Indicative anche le reazioni della stampa. Il quotidiano liberale Gazeta Wyborcza elogia il dinamismo mostrato da Komorowski, quello conservatore-nazionalista Rzeczpospolita rimpiange il fatto che Kaczynski non abbia sfruttato tutte le carte a sua disposizione. I dibattiti televisivi sono spesso sopravvalutati nello svolgimento di una campagna elettorale. In Polonia però, nel 2007, fu proprio il confronto televisivo fra Donald Tusk e lo stesso Jaroslaw Kaczynski a dare la spinta finale al candidato di Piattaforma civica per la conquista del governo.