sabato, giugno 12, 2010

Il nuovo aeroporto di Berlino porta ritardo

Berlino cambia il suo sistema aeroportuale. Dei tre piccoli scali in funzione nel dopoguerra (Tempelhof e Tegel a ovest, Schönefeld a est) solo l'ultimo resterà in funzione, anche se quel che sopravviverà sarà solo il nome. Anzi, neppure quello per la verità, giacché Schönefeld sarà solo la collocazione geografica (un po' come Fiumicino per Roma) mentre l'aeroporto prenderà il nome ufficiale di Berlin-Brandenburg International Airport (BBI) e verrà intitolato a Willy Brandt. La fase di transizione ha già portato nell'ottobre 2008 alla chiusura del primo, storico piccolo aeroporto cittadino, Tempelhof, nel frattempo diventato un parco aperto al pubblico dove è possibile pattinare sulle vecchie piste di atterraggio e fare le grigliate sul prato. Ma gli ulteriori passaggi - chiusura di Tegel e dell'attuale Schönefeld e apertura del nuovo Willy Brandt - sono in dubbio.

Il nuovo scalo sarebbe dovuto essere inaugurato fra poco più di un anno, nell'ottobre 2011, ma dopo molti sussurri su un ritardo dei lavori, qualche giorno fa il Tagesspiegel ha rivelato che quei sussurri sono certezze. Si è parlato dello slittamento di un anno, i politici son dovuti uscire dalla melina e hanno preso la situazione in mano, cercando di capire e di rivelare ai cittadini quanto si dovrà aspettare. Una nuova data non è stata ancora comunicata, si parla di un ritardo compreso fra i sei e i nove mesi. L'inaugurazione avverrà dunque tra la primavera e l'estate del 2012. Responsabili della vicenda sono, in serie, il rigido e lungo inverno passato (con molti giorni con temperature sotto i -10 gradi) che ha ridotto le giornate lavorative, il fallimento di una delle imprese impegnate nei lavori, l'adeguamento delle norme di sicurezza alle ultime disposizioni europee.

Nessuno, in realtà, si sta stracciando le vesti per questo ritardo, anche perché recuperare il tempo perduto sarebbe ancora possibile, però con un aumento dei turni di lavoro e conseguente maggiore esborso per le casse pubbliche. E di questi tempi, la parola d'ordine è risparmiare. In più, era già stabilito che il collegamento ferroviario diretto da Berlino non sarebbe stato completato per il 2011 e ora ci sono speranze che tutto possa essere inaugurato assieme. L'unico problema è rappresentato dal sovraccarico di voli che ormai sopporta la pista di Tegel e dei riflessi elettorali che potranno ricadere sul borgomastro di Berlino (il prossimo anno si vota). Per il resto, sei o nove mesi più in là non sono la fine del mondo, di fronte a un'opera complessa come il Willy Brandt. E visto che c'è ancora un po' di tempo, potete intanto prendere le misure del nuovo aeroporto con la simulazione al computer.