lunedì, giugno 11, 2007

Alexanderplatz. La Tav europea nasce senza l'Italia

Sabato scorso è stato il giorno dell’inaugurazione. E come tutte le “premiere”, festoni, palloncini, discorsi ufficiali e champagne (in questo caso anche un po’ di sekt) fanno da contorno ai primi cigolii sulle rotaie. Se non fossimo all’inizio del Ventunesimo secolo, nell’era dei voli low cost che trasferiscono migliaia di persone al giorno da un capo all’altro dell’Europa in poche ore, potremmo anche immaginare le locomotive che sbuffano, lasciando le stazioni di partenza, portandosi appresso il sogno del progresso e dell’avvenire [... continua su Ideazione/Alexanderplatz].