domenica, febbraio 13, 2005
A Johannesburg con Bartoli
"Johannesburg - E’ cresciuta in fretta, Johannesburg. E’ venuta su nel giro di pochi decenni, figlia davvero del ‘900; nel corso di neanche trent’anni ha decuplicato la sua area. Né il lavoro è finito. La città è ancora un cantiere: da tutte le parti tirano su muri e case, levano gli scheletri delle impalcature, martellano, costruiscono. Sotto, scorre il filone dell’oro, questo fiume giallo e immobile, questa prodigiosa ricchezza. Sotto, fin quasi a tremila metri di profondità, in spazi senza luce, in caverne soffocate, in gallerie bianche come corsie d’ospedale, lavorano gli uomini, i bianchi, i negri. Ma questi soprattutto, i bantù, ancor più preziosi dell’oro". Per leggere il seguito di questo reportage del 1934 cliccate qui. Questa, invece, è la biografia di Domenico Bartoli.