Ogni tanto capita anche di scrivere di politica interna. Sul Congresso dei Ds:
"Non si sentiva volare una mosca in quei secondi interminabili, dopo che Fassino aveva pronunciato la frase madre di tutte le giravolte, quella sull’Iraq, sulla resistenza e sugli otto milioni di votanti che grazie alla guerra di Bush e dei suoi alleati s’erano gettati alle spalle gli anni della dittatura saddamita intingendo le dita nell’inchiostro elettorale. Non si sentiva volare una mosca, che se una mosca avesse volato sarebbe stramazzata a terra stecchita per il grande freddo che aveva avvolto l’immenso androne del Palalottomatica di Roma, da dove è partita la lunga marcia della Gad e di Romano Prodi verso le Regionali di aprile e le Politiche dell’anno prossimo". [Continua]