venerdì, febbraio 25, 2005
In Siberia con Barzini
DAL NOSTRO INVIATO SPECIALE. Vladivostok, 12 aprile – Il nostro arrivo a Vladivostok è stato ritardato di un giorno dal tempo burrascoso. Un vero tempo da lupi - lupi… di mare, s’intende. Abbiamo passato una notte d’inferno fermi a dieci miglia dal porto, a causa della nebbia. La campanella di bordo suonava continuamente per prevenire il pericolo di una collisione. Ogni momento un urlo lugubre ci giungeva da lontano, portato dal vento che faceva vibrare tutte le sartie come corde d’arpa. Un urlo lamentoso, una specie di ululato; era la sirena del faro di Skreploh che avvertiva le navi al largo del pericolo. Per leggere il seguito di questo reportage del 1901 cliccate qui. Questa, invece, è la biografia di Luigi Barzini. Per Ideazione ne ho tracciato tempo fa un breve ritratto: ecco il link.