Alla fine ha scoperto il volto, guardato in faccia l’orrore che aveva provocato e confessato tutte le colpe. Anche l’assassinio del neonato, uno dei sette figli avuti dalle violenze incestuose cui aveva costretto sua figlia, Elisabeth, rinchiusa per 24 anni nella cella scura di uno scantinato della sua villetta di Amstetten. Le lacrime, la voce balbettante, l’ammissione. Sono le nove del mattino, nell’aula giudiziaria di St. Poelten [...
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Qui l'articolo di dieci mesi fa che ricostruisce la vicenda di Josef Fritzl.