martedì, ottobre 14, 2008

Storie calcistiche dall'Heimat: senza rivali

Chi conosce le serie minori del calcio, sa quanto siano dure e faticose. Quanto sia difficile difendere un blasone più grande, quanta umiltà ci voglia per risalire la china quando si veste una maglia che ha assaporato anni di serie B sotto il patronato di Franco Fanuzzi, la guida tecnica di Vinicio, giocatori del calibro di Sensibile, La Palma, Cantarelli, Fiorini, Castelletti, Renna, Giannattasio, Ferrari, Lombardo, Cremaschi, Papadopulo, Boccolini. Nomi che ai più giovani dicono poco, ma a chi era giovane allora, anzi bambino (si andava "al campo" ovviamente accompagnati da padri e zii), dicono tanto. A quei tempi, e stiamo parlando ormai della prima metà degli anni Settanta, la squadra con la maglia bianca e la "V" azzurra (o al contrario azzurra con la "V" bianca, in genere utilizzata in trasferta) era quella del Brindisi. Il Brescia veniva dopo, come nelle targhe automobilistiche. Quei tempi sono lontani. Tante società si sono succedute nella Brindisi Sport, in genere massacrando blasone e orgoglio. Fino al fallimento e alla rinascita con un nuovo nome, Brindisi Football Club che ha nella data il suo ancoraggio storico: 1912. Inizio del Ventesimo secolo, prima di tante squadre che gareggiano in serie superiori. Sì, perché il Brindisi oggi milita in serie D. Ha dovuto ancora una volta ricominciare dal fondo. Una promozione immediata, poi qualche anno di delusioni: una società nuova ha bisogno di maturare sul campo le esperienze necessarie, perché gestire una società sportiva, di calcio in particolare che muove passioni a volte anche irrazionali, è tra i mestieri più difficili in Italia. Quest'anno la marcia sembra riprendere. E' presto per far festa, siamo appena all'inizio. Calma, sangue freddo, sono campi dannati, quelli della serie D, che oggi non si può più neppure chiamare "quarta serie" per quanto hanno incasinato i campionati nazionali. Però sono state giocate sei giornate e un paio di partite importanti. La squadra viaggia a punteggio pieno. Mi dicono che giochi una meraviglia. Ha già cinque punti di vantaggio sulle seconde. E basta così: il resto sarà, finalmente, un campionato appassionante come non accadeva da tempo. (Foto dal sito ufficiale del Brindisi Football Club 1912).