Drammatico intervento televisivo questa sera a Kiev. Il presidente Yushchenko ha annunciato ai cittadini lo scioglimento del parlamento e il ricorso a nuove elezioni il 27 maggio. L'accusa è di agire in violazione della Costituzione. Ma il parlamento ha rigettato questa decisione, con il voto di 261 deputati su 450, affermando che l'atto del presidente è da considerarsi un golpe. La situazione nel paese resta incerta e aperta ad ogni possibile sviluppo.
E' ormai un anno (dal voto interlocutorio del marzo 2006) che in Ucraina la contrapposizione politica tra i due Viktor, il presidente Yushchenko e il primo ministro Yanukovych, viaggia sul filo del rasoio. Il primo è stato il leader della rivoluzione arancione che aveva infiammato le gelide notti di Kiev, prima di spegnere quegli entusiasmi nella corruzione, nel dilettantismo politico e nei contrasti interni alla coalizione rivoluzionaria. Il secondo è l'esponente della metà filo-russa del paese, spazzato via dopo i brogli elettorali e poi riemerso grazie all'insipienza dei suoi avversari e alla rete di potere burocratica mantenuta all'interno delle istituzioni ucraine. Entrambi simbolo di una generazione passata che non rispecchia né l'idealismo, né il pragmatismo della nuova gioventù ucraina, espressione di un paese dinamico divenuto ostaggio di interessi élitari, una volta tinti d'arancione, un'altra tinti di blu.
La contrapposizione tra i due campi politici va avanti. Sabato scorso due cortei si sono affrontati a Kiev. Uno a favore di Yushchenko che richiedeva le elezioni anticipate per superare questa sorta di coabitazione all'ucraina che paralizza il paese. L'altro a favore di Yanukovych e, ovviamnte, contro il voto anticipato. Per il momento la contrapposizione resta allarmante ma confinata a uno scontro politico e verbale. Gli analisti però sono allarmati e temono che la situazione possa sfuggire di mano e determinare nuovi scontri fra le due fazioni. Quel che è evidente è che la rivoluzione non ha generato una nuova stagione per l'Ucraina e che il ritorno al passato ha paralizzato il paese attraverso una coabitazione forzata e improduttiva. Qualche mese fa segnalavamo un reportage di Transition Online che raccontava come, nonostante la politica, la società ucraina fosse comunque andata avanti e avesse sperimentato forme di libertà che rendevano improbabile un ritorno al passato. E' la nostra speranza, ancora più forte in un momento in cui la classe politica sembra avvitarsi su se stessa, senza prospettive.
Notizie su Repubblica, BBC, Kyiv Post, Kiev Ucraine News Blog, FAZ, Le Monde, Gazeta Wyborcza (in polacco).
Aggiornamento: il capo del governo Yanukovych ha replicato in giornata. Ha accusato il presidente di aver commesso un "errore fatale". Nel frattempo i suoi supporters, forniti delle classiche bandiere blu, hanno preso possesso delle strade vicino al centro della capitale. Questa volta, devono aver pensato, scendiamo in piazza prima noi. Gli osservatori a Kiev ammettono il deterioramento della situazione: l'Europa, dal canto suo, preme diplomaticamente per un accordo tra le parti. Il blog Kiev Ucraine aggiorna in tempo reale con notizie e analisi sulla crisi in corso.