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Detto questo, e aggiunto il dispiacere per una scelta che penalizza l'Italia, si può al contrario essere contenti per la decisione di aprire l'organizzazione dei giochi a paesi della Nuova Europa dell'Est. Un bel riconoscimento alla Polonia che per grandezza e popolazione è un po' la nazione centrale del nuovo blocco. E un incoraggiamento all'Ucraina, alle prese con una transizione politica molto complessa, che può guardare con entusiasmo a un appuntamento che la proietterà sul proscenio dell'attenzione europea.
Nei prossimi mesi questo blog (anche attraverso nuove corrispondenze su Ideazione) si dedicherà spesso al racconto delle vicende di Polonia e Ucraina, per offrire ai lettori uno spaccato originale della società di questi due paesi, così vivaci eppure così sconosciuti in Italia, al di là di qualche vecchio stereotipo.