venerdì, settembre 25, 2009
I prof ci spiegano dove va la Germania
Per comprendere i temi di fondo che la politica tedesca si troverà ad affrontare a partire da lunedì prossimo, bisogna abbandonare le piazze dei comizi e i saloni delle manifestazioni e tornare sui banchi dell’università. Un po’ di approfondimento non fa male, sforzarsi di capire cosa agita la società tedesca sotto il velo di propaganda inevitabile di una campagna elettorale è un compito che la stampa dovrebbe, magari ogni tanto, tornare ad assumere. Così, via dai palloncini e dagli striscioni, ci muniamo di taccuino e raggiungiamo le moderne sale della Freie Universität di Berlino nel cuore del quartiere giardino di Dahlem. Qui, nel 1948, quando il Muro di cemento ancora non c’era ma l’atmosfera ideologica della storica università Umboldt rimasta nel settore sovietico si faceva asfissiante, un gruppo di professori guidato dal borgomastro della città, Ernst Reuter, socialdemocratico e professore anche lui, decise che era tempo di inventarsi una sede alternativa. La chiamarono la Libera Università e da sessant’anni rappresenta uno dei centri del sapere più prestigiosi della Germania [continua su East Side Report].