sabato, settembre 26, 2009

Alex e Pariser, le piazze delle sinistre



Piazze di sinistra a Berlino nella giornata pre-conclusiva di campagna elettorale. Pre-conclusiva, perché la partecipazione della Merkel al G20 di Pittsburgh, sposta a oggi, sabato, la chiusura della Cdu nella capitale. Ieri i due partiti di sinistra si sono divisi le piazze simboliche di Berlino. La Linke si è radunata dalle 15 alle 17 ad Alexanderplatz, per gli interventi del duo Lafontaine-Gysi. L'Spd si è cimentata all'ombra della Porta di Brandeburgo: oratori il borgomastro Wowereit, Steinmeier e Müntefering. Discorsi ovviamente di tono propagandistico, come si conviene alle "chiusure" comiziali (lo stesso sarà domani dalle parti della Cdu) nei quali ha spiccato per brillantezza e oratoria Gregor Gysi, indubbiamente il politico dotato della retorica più accattivante. Ma la cosa che più mi ha colpito era l'atmosfera nelle due piazze, la Stimmung come dicono i tedeschi. Entusiasmo e sicurezza sull'Alexanderplatz, segno che i militanti della Linke sentono comunque il vento in poppa. Mogia e dimessa sotto la Porta di Brandeburgo. Eppure Steinmeier ce l'ha messa tutta, con un discorso forse un po' troppo lungo ma non privo di spunti interessanti. Dispiace se domenica sera dovrà confrontarsi con il risultato più basso della storia politica della socialdemocrazia, come suggeriscono i sondaggi. L'uomo non se lo merita. Tuttavia anche un trascinatore come Wowereit, a un certo punto ha allargato le braccia, quando ha retoricamente chiesto ai sostenitori in piazza di dare un segnale della loro fiducia e questi hanno risposto con un flebile applauso. Ricordo bene il comizio berlinese di Gerhard Schröder nella campagna elettorale del 2002: si respirava quasi fisicamente la rimonta nei confronti dell'allora candidato dell'Unione Stoiber. Questa sera, invece, si respirava un'aria di sconfitta preventiva. Se il morale è questo, difficile immaginare un colpo di reni nella giornata di domenica.