Berlusconi ha troppo parlato, dicendo tutto e il contrario di tutto, a margine dell'orgia neo-comunista di Mosca. Ma il ministro degli Esteri, dalla Farnesina, non ha proprio nulla da dire sul dopoguerra, su Jalta, sulla divisione dell'Europa, sul comunismo sovietico, sulla guerra fredda, sul muro di Berlino, sulle rivoluzioni popolari del 1989? Niente di niente? Silenzio, si dorme: please, do not disturb.