C'è un presidente che a sessant'anni dalla fine della guerra non si limita a partecipare alle ovvie
liturgie della celebrazione. C'è un presidente che fa politica, che crede nella democrazia, vuole esportarla laddove manca e
rafforzarla laddove è già arrivata. C'è un presidente che non tratta i
vicini dell'Est come quattro accattoni ma li considera eroi della libertà. C'è un presidente che è il
nostro presidente. Welcome in Europe,
Mr. President.