La parola d’ordine è: buttiamola sul sociale. Così i tedeschi provano a esorcizzare la madre di tutte le sfide, la semifinale che avrebbero voluto evitare, anche a costo di incontrare vecchi volponi come gli italiani, i francesi o gli olandesi se fossero riusciti ad arrivare fino in fondo. Perché non è tanto vero, come invece sostengono i giornali, che Germania-Turchia è l’occasione per ribadire la realtà dell’integrazione. E’ vero semmai il contrario. Come sempre accade quando due popoli vivono gomito a gomito, ma uno è il padrone di casa, l’altro l’ospite. E qui i padroni di casa sono i tedeschi, ricchi, belli e forti e che dunque hanno tutto da perdere. E gli ospiti sono i turchi, poveri, sporchi e pure cattivi, che cercano nel calcio il riscatto di una vita vissuta guardando dal basso. Questo sembrerebbe il sentimento reale della gente. Poi ci sono le eccezioni [... continua su Ideazione].
Sullo stesso argomento Giovanni Boggero ha scritto per il Riformista. L'articolo lo trovate sul suo blog GermanyNews.