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La città di Berlino è da sempre associata ad aggettivi che ne riassumono il carattere mutevole, veloce, moderno. Il suo camaleontismo è la carta d’identità. Quello che c’era ieri non c’è più oggi e se c’è ancora non va più di moda. Correre, correre, correre, come faceva Lola Rennt nel film che simboleggiò le tumultuose convulsioni degli anni Novanta, quando la città era un cantiere aperto e si costruiva a destra e a manca, in alto e in basso, per restituire la capitale alla modernità e farla entrare con palazzi di vetro e acciaio nella liquidità del Ventunesimo secolo [...
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