giovedì, maggio 05, 2005

Il dopo-Berlusconi - Quinquennio sabbatico

Ammettiamolo: ci stiamo preparando. A fuggire? No, in tutta franchezza credo che gli unionisti siano un po' scarsetti, magari di questi tempi un po' meno di noi, e tuttavia scarsetti abbastanza da scongiurare il rischio di un regime. Hanno già governato per cinque anni e non sono riusciti a non far prigionieri. Non ce la faranno neppure stavolta. Tutti assieme Prodi, D'Alema, Fassino, Amato, Rutelli, RosyBindi, TexWiller Bordon, Palmiro Diliberto, Pecoraro Ascanio, Cashmir Bertinotti, quel buon uomo di Bosetti, la buonanima di Vladimir Kossutt... dai, tutt'insieme la danno a bere solo finché sono all'opposizione, che quando prendono in mano il governo sono certo che ci sarà da ridere. Dunque non pensiamo a fuggire. Pensiamo, magari, ad allentare un po' la presa da questo paese, dopo aver contribuito via Berlusconi a precipitarlo un bel po' con la finanza creativa, la politica cretina, la devoluscio, la vasellina di Gianni Letta e il tandem Fini-Follini. Insomma, avendo dato il peggio di noi in questi cinque anni, lasciamo il campo a quegli altri, che fanno finta di crederci e pensano che i cinque anni dell'Ulivo ce li siamo scordati. Noi, ci si prende una bella vacanza. E siccome Walking Class non vuol perdere le stimmate originarie di blog di viaggio ecco un bell'indirizzo al quale noi tocquevilliani possiamo trovare tutte le indicazioni e i suggerimenti per un bel quinquennio sabbatico.