Tripudio di bandiere rosse, falci, martelli e effigi di Stalin nella festa di Mosca che celebra la sconfitta del nazismo e il trionfo, in mezza Europa, del comunismo sovietico. Vi hanno partecipato tutti, anche Bush Schröder e Berlusconi. Noi stiamo con i leader e i cittadini delle tre Repubbliche Baltiche e con il premier britannico Tony Blair che hanno boicottato l'orgia moscovita di neo-comunismo. Bush ha utilizzato la sua presenza a questa kermesse per fare un tuffo nel realismo politico. Berlusconi ha sussurrato all'autocrate russo un paio di soluzioni in scivolata che gli aveva suggerito Gattuso. Schröder, che come tutti i tedeschi ha complessi di colpa grossi come una casa, avrà taciuto, magari ricordando quando da giovane esponente della Spd non disdegnava poi troppo le bandiere rosse.
Segnalo tre editoriali in italiano: Aldo Rizzo (La Stampa) e Franco Venturini (Corriere della Sera), Federico Anghelé (Ideazione). Ce n'era anche un quarto, di Ernesto Galli della Loggia, molto condivisibile. Ma su questo blog Galli della Loggia è in punizione temporanea, tipo pallanuoto, per la scivolata sul caso Calipari di qualche giorno fa.