A recente memoria europea, solo la Roma di Luciano Spalletti è riuscita a collezionare negli ultimi tempi un passivo così consistente: 1-7 lo scorso anno in Champions League con il Manchester United (fuori casa però). Ma se i giallorossi possono rifarsi fra poche settimane quando ritroveranno sulla loro strada i ragazzi di Ferguson, per il Salisburgo sarà difficile. Il Trap ha detto sconsolato ai giornalisti che nella sua lunga carriera di uomo di calcio, calciatore prima allenatore poi, non gli era mai capitato di prendere una batosta di tal genere. In questi casi non basta uno Strunz, ce ne vogliono tanti e l'impressione è che l'intera squadra stia ormai giocando contro il suo allenatore che ha già dichiarato di andar via a fine stagione: destinazione, la Nazionale irlandese. Evidentemente non fa bene annunciare in anticipo il proprio trasferimento, la squadra si demotiva. E' lo stesso errore che ha commesso in Italia Roberto Mancini e che potrebbe costare caro alla sua Inter.
lunedì, marzo 24, 2008
Chi è lo Strunz stavolta?
Sarà dura per il Trap trovare questa volta lo Strunz della situazione. A dieci anni dal celebre sfogo nello spogliatoio di Monaco (decennale celebrato sui media tedeschi) al Trap non è riuscito di festeggiare come si deve. Anzi, il suo Salisburgo, campione uscente d'Austria s'è beccato davanti ai propri tifosi la più cocente sconfitta della sua storia calcistica: 0-7 nello scontro con il Rapid Vienna. A cinque giornate dal termine del campionato, il Rapid ha anche scavalcato il Salisburgo al primo posto in classifica e potrebbe soffiargli il titolo in volata.