domenica, settembre 30, 2007
L'Ucraina al voto
venerdì, settembre 28, 2007
Dniepropetrovsk. All you need is business
lunedì, settembre 24, 2007
Odessa. La rivoluzione non abita più qui
sabato, settembre 22, 2007
In Ucraina
Vento dei Carpazi a Ivano Frankivsk. Qualita' della vita elevata, riposo, tranquilla vita di provincia. Ma la politica offre il suo lato piu' nazionalistico, e' una voglia di occidente che si declina esclusivamente in chiave anti russa. Comprensibile, ma diventa difficile costruirci il futuro.
Odessa il porto dei sogni. Ne riparleremo piu' a lungo. Infine Kiev, l'atmosfera della capitale, una citta' effervescente che raccoglie tutte le contraddizioni (e sono tantissime) di un paese in tumultuosa ma caotica trasformazione. Non si capisce, pero', verso cosa o verso dove.
Ucraina. Julia balla da sola
giovedì, settembre 13, 2007
Intermezzo polacco: ritorno a Cracovia
Se potessi consigliare ancora una volta una bella e tranquilla e vivace citta' della Nuova Europa non avrei esitazioni. Cracovia e' l'indirizzo giusto. Le bellezze architettoniche del centro storico, il castello del Wawel e la cattedrale, le rilassanti rive della Vistola, la memoria ebraica dei quartieri meridionali. E poi l'orrore di Auschwitz, cui non ci si puo' abituare mai, neppure se lo si visita per la seconda volta. L'aeroporto di Cracovia e' ben collegato con grandi e piccole citta' d'Europa e le compagnie low cost decollano e atterrano a pieno ritmo. Insomma non dovete sobbarcarvi i viaggi in cuccetta come ho fatto io. Questa notte si cambia mezzo, pero'. Autobus. Si parte dalla stazione centrale dei bus di Cracovia, completamente rimodernata, in direzione dell'Ucraina. Il passaggio di confine dovrebbe avvenire verso le 3. Se tutto fila per il verso giusto, l'arrivo a Lviv e' previsto per le 6. Da li' comincia tutta un'altra storia. O forse no: vi ricorda qualcosa la regione della Galizia?
Prossimi post, collegamenti internet permettendo.
lunedì, settembre 10, 2007
Si parte: destinazione Ucraina
domenica, settembre 09, 2007
L'inno degli altri
Viaggio in Birmania (da 1972)
Prima puntata: Perché regalano mitezza ai loro aguzzini.
Seconda puntata: La cognata del generale.
Terza puntata: Cammino e destinazione.
Quarta puntata: La comunicazione proibita.
Quinta puntata: Si prega di avere pazienza.
Sesta puntata: Buddha bar.
Settima puntata: The Lady.
Ottava puntata: La vita degli altri.
sabato, settembre 08, 2007
Il pifferaio magico
venerdì, settembre 07, 2007
Bram bin Laden
Fonte: Corriere della Sera.
Tasse e qualità della spesa pubblica
giovedì, settembre 06, 2007
L'addio a Luciano Pavarotti
Il terrore vicino
A rimettere in fila i dispacci che i servizi di sicurezza tedeschi hanno inviato in maniera discreta ma insistente nei mesi scorsi, non può sorprendere l’arresto avvenuto martedì sera (ma reso noto solo ieri mattina) di tre terroristi, due tedeschi e un turco, tutti di fede islamica (i primi due convertiti). E non sorprendono neppure gli obiettivi nel loro mirino: l’aeroporto internazionale di Francoforte, uno dei principali snodi europei, la base militare americana di Rumsfield, la più grande del Continente, pub e luoghi di ritrovo dei cittadini americani residenti in Germania. Quei dispacci, un po’ sottovalutati da tutti ma non dal ministro degli Interni Wolfgang Schäuble, si ricompongono oggi come precisi pezzi di un puzzle la cui immagine complessiva conferma le preoccupazioni del ministro: la Germania è al centro di una concreta, concretissima minaccia terroristica. Che incombe non più solo su soldati, civili e volontari dislocati in Afghanistan, ma sul suo stesso territorio nazionale.
I tre arresti sono avvenuti una settimana prima del sesto anniversario dell’attacco a New York e Washington dell’11 settembre e un giorno dopo quelli scattati nella confinante Danimarca: otto sospetti bloccati dai servizi segreti di Copenhagen. Anche in Germania, secondo il ministro della Difesa Franz Josef Jung, si era ormai in presenza di un pericolo immediato. Accertato il legame con gruppi della galassia di al-Qaeda, e in particolare con l’Unione Jihad, un gruppo sunnitico particolarmente attivo in Asia centrale, del quale i tre arrestati avevano costituito una cellula tedesca. I tre, che si erano fatti una lunga esperienza frequentando i campi di addestramento terroristico in Pachistan, sono comparsi in mattinata di fronte alla procura federale di Karlsrue. Il procuratore generale Monika Harms ha parlato di “un piano che prevedeva ripetuti attentati terroristici” e del ritrovamento di dodici botti contenenti 730 chilogrammi tra acqua ossigenata e altro materiale adatto a fabbricare esplosivi. Secondo i servizi di sicurezza, i tre si sarebbero dovuti incontrare martedì mattina in un appartamento nel Sauerland, all’incrocio tra i Länder della Renania-Westfalia e dell’Assia, non poi così lontano da Francoforte, per preparare le bombe in vista degli attentati. L’effetto sarebbe stato simile all’esplosione di 550 chilogrammi di TNT. Un piano dunque in fase ormai avanzata, che prevedeva morti e feriti, sventato dal preventivo intervento della polizia: “E’ un giorno felice per la sicurezza in Germania”, ha concluso il procuratore.
Felice e preoccupante allo stesso tempo. Da un lato evidenzia la capillarità dell’azione preventiva di servizi e polizia, frutto di un lavoro di indagine meticoloso e preciso, che mostra come, dopo le incertezze iniziali, le polizie europee abbiano preso meglio le misure delle tante cellule dormienti o meno che operano sul nostro territorio. Dall’altro però testimonia come la minaccia di attentati sia ormai un’emergenza all’ordine del giorno in tutta l’Europa centro-settentrionale, dove la tradizionale e massiccia presenza di immigrati di origine islamica rende il controllo più difficile. Ecco dunque che, almeno in Germania, torna in gioco il piano di Wolfgang Schäuble per rafforzare il lavoro dell’intelligence. Il ministro sta conducendo in questi giorni una sua personale battaglia all’interno della Grossa Coalizione per convincere i riluttanti colleghi socialdemocratici a convergere sulla proposta di rafforzare la sorveglianza su Internet. Il punto di frizione è sempre lo stesso. Da un lato Schäuble (e con lui Angela Merkel) ritengono, sulla scorta dei suggerimenti dei servizi segreti, che è proprio su Internet che i terroristi dialogano, scambiano informazioni, organizzano azioni: e dunque, se si vuole efficacemente prevenire gli attentati, è necessario rendere più semplici le cosiddette “perquisizioni online”, così come la videosorveglianza. Dall’altro l’SPD si è fatta paladina dei diritti alla privacy e alla riservatezza dei cittadini e i suoi esponenti dipingono il titolare degli Interni come un uomo ormai ossessionato dalla paura del terrorismo. Ecco perché, anche per Schäuble, quello di ieri è stato un giorno felice. Il successo dell’operazione investigativa è in qualche modo un rafforzamento della sua linea. E ha reso evidente a tutti quanto vicino sia il pericolo.
mercoledì, settembre 05, 2007
Il ritorno di Kurt Beck
martedì, settembre 04, 2007
Lonely Planet, destinazione Ucraina
Aprile, il sito è online
lunedì, settembre 03, 2007
Ta-ra-ta-ta, ovvero l'Italia del Sessantasei
Il Megafono è tornato dalle vacanze americane (ah New York, altro che l'America profonda!) con la solita allegria. Pare, favorita dalla scena di un film che riporta sul suo blog. Noi siamo andati a ripescare lo stesso motivo cantato da Mina, anno di grazia 1966, quando l'Italia era un paese sereno e positivo, non incrostato, nevrotico ed egoista come è diventato oggi.
Hosteria Aprile
Cultura ebraica, letteratura e tecnologia
Dal 4 al 16 settembre si svolge invece il Literaturfestival, appuntamento internazionale con romanzieri, poeti e i loro libri, giunto alla settima edizione. Il programma è qui. Noi saremo sabato all'Haus der Berliner Festspiele, alle 17 in punto, per "A Poet on the Frontline: Ryszard Kapuscinski" dedicata al grande giornalista e viaggiatore polacco recentemente scomparso.
Ultimi giorni, infine, per l'IFA, la fiera della consumer electronics più grande d'Europa, tradizionale appuntamento fieristico settembrino. Chiude i battenti il mercoledì 5. Qui il link allo speciale in italiano del Sole 24 Ore.