I gemelli da un lato i polacchi dall'altro. Sarebbe questa la prima - e certamente superficiale - impressione dopo tre giorni trascorsi a Cracovia. La citta' diventa di anno in anno piu' bella e, almeno qui dove il turismo gonfia l'economia locale, le cose sembrano andare bene. Nonostante i gemelli. Poi pero' i giornali pubblicano un sondaggio, secondo il quale il partito Giustizia e Liberta' e' tornato in prima posizione: i due sanno prendere il loro elettorato dal punto giusto e l'atteggiamento vittimistico adottato negli ultimi giorni funziona. E allora l'idea che ci siamo fatti e' che il voto politico sara' legato all'emozione e agli interessi di cui ciascun elettore sara' portatore. L'economia non giochera' un gran ruolo, perche' in fondo la crescita della Polonia, cosi' come quella del resto dell'Europa centro-orientale non sembra conoscere pause.
Se potessi consigliare ancora una volta una bella e tranquilla e vivace citta' della Nuova Europa non avrei esitazioni. Cracovia e' l'indirizzo giusto. Le bellezze architettoniche del centro storico, il castello del Wawel e la cattedrale, le rilassanti rive della Vistola, la memoria ebraica dei quartieri meridionali. E poi l'orrore di Auschwitz, cui non ci si puo' abituare mai, neppure se lo si visita per la seconda volta. L'aeroporto di Cracovia e' ben collegato con grandi e piccole citta' d'Europa e le compagnie low cost decollano e atterrano a pieno ritmo. Insomma non dovete sobbarcarvi i viaggi in cuccetta come ho fatto io. Questa notte si cambia mezzo, pero'. Autobus. Si parte dalla stazione centrale dei bus di Cracovia, completamente rimodernata, in direzione dell'Ucraina. Il passaggio di confine dovrebbe avvenire verso le 3. Se tutto fila per il verso giusto, l'arrivo a Lviv e' previsto per le 6. Da li' comincia tutta un'altra storia. O forse no: vi ricorda qualcosa la regione della Galizia?
Prossimi post, collegamenti internet permettendo.