Un voto contestato nella sua regolarità, proteste e poi, lentamente, giorno dopo giorno, il silenzio. La Bielorussia è scivolata fuori dal cono di luce dei media internazionali, sprofondata dietro una cortina di ferro che vige ancora quasi solo lì, nel regno incontrastato di Lukashenko [... continua su
Lettera 43].