domenica, novembre 28, 2010

La spia che venne dal caldo

Lette le prime indiscrezioni dello Spiegel online sui dispacci segreti dei diplomatici americani sulla politica tedesca, posso trionfalmente affermare che i lettori di Walking Class hanno il loro spione speciale. In soldoni: la Merkel non ama il rischio, le scivola un po' tutto addosso, si muove in politica estera tenendo presente il suo tornaconto in politica interna. Westerwelle ha una personalità spumeggiante, nessuna esperienza internazionale, è vanitoso e mantiene verso gli Stati Uniti un atteggiamento critico. Come partner, dunque, la Merkel è più affidabile del suo ministro degli Esteri, soprattutto perché ha un'esperienza maggiore. La cancelliera ha superato abilmente il valico della Grosse Koalition, ma l'attuale governo non conferma le aspettative che aveva suscitato in campagna elettorale.

Chi legge Walking Class, attraverso i dispacci segretissimi pubblicati sui giornali con i quali collaboro, queste cose le sa già da tempo. Se le informazioni che i diplomatici inviano ai loro governi non valgono un soldo di più degli articoli pubblici di un giornalista, o loro sono pagati troppo o noi siamo pagati troppo poco. Allo stato delle informazioni pubblicate sulla Germania, l'unica rivelazione che crea qualche prurito è quella di una talpa all'interno dell'apparato politico (forse governativo): un giovane parlamentare dell'Fdp, il partito liberale, che trasmetterebbe all'ambasciata americana documenti sull'attività dell'esecutivo. Ma sulla sensibilità di tali documenti, è lecito dubitare.