sabato, novembre 13, 2010
Joystick sulla cortina di ferro
Berlino 1976. C’è ancora il Muro. E ci sono i cani da guardia, il filo spinato, le torrette di avvistamento e le cellule fotoelettriche. I Vopos, ci sono anche loro, sono appostati dietro una mitragliatrice. Da lontano si avvicinano circospette alcune persone. Sono fuggitivi, hanno deciso di provare l’impossibile, trovare un varco e saltare dall’altra parte, verso la libertà, verso Berlino Ovest. Non è una delle tante ricostruzioni storiche installate in qualche museo della capitale riunificata per ricordare gli anni in cui i tedeschi vivevano separati. È un videogioco. E infatti si gioca [... continua su Lettera43].
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