venerdì, ottobre 09, 2009

Il secolo finisce a Lipsia


La sera che cambia i destini della Germania ha l’odore aspro di un ottobre sassone. È l’odore della paura, della tensione, della speranza. Un odore che non vedi ma respiri a pieni polmoni. Freddo e umido, penetra nelle ossa, manda in fibrillazione il sistema nervoso. S’impregna dei fumi aspri delle stufe a carbone e delle fabbriche chimiche che da anni rendono l’aria di Lipsia asfissiante. Si alimenta del fiato caldo di settantamila cittadini che sentono arrivare il momento decisivo [continua su Il Riformista].

E' il mio esordio sul Riformista.