giovedì, marzo 31, 2011

Dopo Stoccarda: i Verdi e la sfida industriale

Due articoli che potete leggere più facilmente su East Side Report per farvi un'idea di quel che accade in Germania dopo la vittoria dei Verdi nelle elezioni regionali. E in particolare nel Baden-Württemberg, dove gli ecologisti esprimeranno il primo Ministerpräsident nella storia della Bundesrepublik.

TRIONFO VERDE, LA SFIDA DI KRETSCHMANN
Il ritratto del leader che ha strappato alla Cdu la guida del Land di Stoccarda dopo quasi 60 anni.

L'AMORE-ODIO FRA INDUSTRIALI E GRÜNEN
I Verdi alla sfida dell'industria, i contenuti della svolta ecologica, le attese degli imprenditori divisi fra nuove chance e vecchie preoccupazioni.

mercoledì, marzo 30, 2011

Cinesi da laboratorio

Segnatevi questa data: 2013. Potrebbe essere quella dell’ennesimo sorpasso cinese. Questa volta nel campo delle pubblicazioni scientifiche. Secondo uno studio realizzato dalla prestigiosa Royal Society britannica, intitolato Knowledge, Networks and Nations, ci vorranno ancora solo 2 anni prima che la Cina scavalchi gli Stati Uniti nel numero di pubblicazioni prodotte. Unico problema, non di poco conto: la quantità non si sposa ancora con la qualità. Articolo completo su Lettera 43.

martedì, marzo 29, 2011

Anche la Merkel ha il suo Air Force One

Si chiama Konrad Adenauer ed è un Airbus A340 usato, che i tecnici della Lufthansa hanno rimesso a nuovo e messo a disposizione degli uomini di governo. Prosegue così il rinnovamento della flotta degli aerei di stato, cui si aggiungeranno nei prossimi mesi due Bombardier da 12 posti ciascuno. Finora, la Merkel e i suoi utilizzavano ancora gli aerei vecchi di 20 anni ereditati dall'Interflug, la compagnia della Ddr fallita insieme al regime. L'articolo completo su Lettera 43.

venerdì, marzo 25, 2011

Affaire nucleare, la vendetta dell'orso Bruno

ARTICOLO PIÙ ESTESO SU EAST SIDE REPORT: L'ORSO BRUNO SI È VENDICATO.

E il direttore capo della Confindustria tedesca, Werner Schnappauf, si dimette dopo la pubblicazione del protocollo di una riunione interna che ha messo in difficoltà il governo e il ministro dell'Economia Rainer Brüderle sulla politica nucleare. Schnappauf veniva anche lui dalla politica, era stato ministro dell'Ambiente nel Land della Baviera, ovviamente, della Csu. Anche la sua attività di ministro non era stata esente da accuse: fu l'uomo che gestì l'emergenza dell'orso altoatesino Bruno, che nell'estate del 2006 aveva oltrepassato i confini alpini e girovagava per i monti bavaresi. La vicenda si concluse con l'abbattimento dell'animale. Era stato coinvolto, nel settembre dello stesso anno, anche nello scandalo della carne avariata.

Ultima curiosità: nel 2007, con l'ingresso nel gruppo dirigente dell'associazione industriali, la Bdi, Schnappauf rinunciò al mandato di parlamentare regionale. Il suo posto come responsabile politico della circoscrizione venne preso da Karl-Theodor zu Guttenberg, che iniziò da lì la sua fulminante ma breve carriera politica, terminata meno di un mese fa con le dimissioni da ministro federale della Difesa in seguito allo scandalo della tesi di dottorato plagiata. Insomma, Schnappauf lascia sempre una scia non proprio fortunata.

giovedì, marzo 24, 2011

Germania, l'affaire atomico che imbarazza il governo

È la ricostruzione di un affaire politico che, se verrà confermato, potrebbe costare ad Angela Merkel le elezioni di domenica 27 marzo in Baden-Württemberg e creare non pochi imbarazzi anche nei 3 mesi successivi, quelli della moratoria sul nucleare [... continua su East Side Report e su Lettera 43].

mercoledì, marzo 23, 2011

La stilografica di Genscher

Un furto d’appartamento ha assunto una sorta di sfregio alla memoria storica della Germania. È quello di cui è stato vittima l’ex ministro degli Esteri tedesco Hans-Dietrich Genscher, 84 anni, la cui casa, come ha rivelato la Bild, è stata visitata dai ladri qualche sera fa. Bottino: la penna stilografica con cui l’ex ministro firmò nel 1990 l’accordo passato alla storia come Trattato 2 più 4, quello che aprì le porte alla riunificazione della Germania. Articolo su Lettera 43.

domenica, marzo 20, 2011

Magdeburgo, si conferma la Große Koalition

Domenica elettorale in Sassonia-Anhalt per la prima delle tre elezioni previste a cavallo di due settimane. Si tratta del voto meno rilevante sul piano nazionale, trattandosi di un Land con un peso relativo, nel quale peraltro i sondaggi non segnalavano spostamenti di rilievo. Tuttavia, è il primo appuntamento dopo le vicende del Giappone e della Libia: era interessante vedere se, rispetto ai temi classici di questa regione orientale (disoccupazione, abbandono della popolazione, estremismo di destra, emarginazione) i temi di politica nazionale e internazionale avessero giocato un qualche ruolo. Sembrerebbe di no.

Le prime proiezioni confermano che grandi novità non ce ne sono state. La Cdu mantiene il primo posto (32-33%, in calo), la Linke si piazza al secondo posto (23%, in calo), l'Spd al terzo (21%, stabile). Con questo scenario, si ripropone la Große Koalition fra Cdu e Spd, la coalizione di governo uscente, giacché la piccola apertura dei socialdemocratici a un eventuale governo di sinistra (rosso-rosso) era legata al fatto che l'Spd arrivasse prima della Linke e quindi guidasse la coalizione esprimendo il Ministerpräsident. Cosa che non è avvenuta.

Le vicende giapponesi e il conseguente dibattito sul nucleare in Germania hanno invece probabilmente determinato l'unica novità di questo voto, e cioè il superamento da parte dei Verdi della soglia del 5%, con il conseguente ingresso nell'assemblea regionale: il dato delle proiezioni consegna loro un 6,5% (in aumento). Nessun'altra formazione politica sarà invece presente nel Landtag: né i liberali (4%, in calo), né l'estrema destra dell'Npd (4,5%).

Superato il piccolo scoglio di Magdeburgo, i partiti si concentrano sui più rilevanti appuntamenti della prossima domenica, in Renania-Palatinato e, soprattutto, in Baden-Württemberg. Quest'ultima è la sfida più importante, dal cui esito potrebbero scaturire conseguenze anche per gli equilibri del governo federale. Si tratta di una regione roccaforte per Cdu e Fdp: qui le polemiche dei mesi scorsi per il contestato progetto della nuova stazione ferroviaria Stuttgart 21 e quelle legate alla politica nucleare, potrebbero sconvolgere il panorama politico di Stoccarda.

L'elicottero e la Cancelliera

Qualche volta basterebbe anche solo un buon vocabolario per riportare correttamente le notizie. Tra una bomba su Tripoli, un getto d'acqua sul reattore di Fukushima e gli ultimi segreti delle escort del Cavaliere, Repubblica ci informa che la cancelliera Angela Merkel ha rischiato di morire e se l'è vista brutta sull'elicottero della polizia che la trasportava da un appuntamento all'altro della sua campagna elettorale. Il velivolo sul quale viaggiava - ci informa il quotidiano romano - è stato sul punto di schiantarsi, precipitando da un'altezza di 1600 metri e riprendendo quota solo a 100 metri dal suolo. Uno shock tremendo. Peccato solo che la Merkel su quell'elicottero non c'era. O meglio, non c'era più.

Come scrive la Bild, da cui Repubblica ha ripreso la notizia, su quell'elicottero, al momento dell'incidente, c'erano solo i due piloti. La cancelliera era scesa prima, a Offenbur, ultima tappa della sua giornata elettorale. Il velivolo, un Superpuma 332, aveva poi ripreso il volo per Oberschleißheim, nei pressi di Monaco di Baviera. Attorno alle 21, le due turbine sono andate in avaria e il mezzo ha perso quota fino a quando, a poche centinaia di metri dal suolo (quindi, comunque più di 100), i piloti sono riusciti a riattivare il motore e a stabilizzare il volo dell'elicottero. Dopo una pausa tecnica all'aeroporto di Augsburg, il mezzo ha proseguito fino alla destinazione finale di Oberschleißheim. Nel frattempo, Angela Merkel stava concludendo il suo intervento elettorale a Offenbur. Di certo, la notizia che l'elicottero su cui aveva viaggiato per tutto il pomeriggio aveva avuto un grave incidente non deve averla lasciata tranquilla. Ma non è mai stata in pericolo di vita.

ps.: dopo molte ore, Repubblica ha corretto la propria versione, accorgendosi che la cancelliera era scesa prima. Meglio tardi che mai. Ma troppo tardi (e troppa approssimazione), per quello che è il secondo quotidiano nazionale.

venerdì, marzo 18, 2011

East Side Report: Germania, Gheddafi e diplomazia

Berlino si astiene nel voto al Consiglio di sicurezza dell'Onu sull'intervento in Libia. I motivi, i disagi, le giustificazioni, gli imbarazzi, le ragioni, di una scelta annunciata ma non per questo meno contrastata che mette la diplomazia tedesca su un terreno assai delicato. Negli articoli su East Side Report.

Il sonderweg di Berlino
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Westerwelle senza guerra.

Nucleare: ma quanto è credibile Angela Merkel?

La decisione del governo tedesco di imporre una moratoria di tre mesi, fino alla metà di giugno, alla legge sul prolungamento dell’attività delle centrali nucleari in Germania potrebbe rivelarsi un boomerang, anche dal punto di vista elettorale [... continua su East Side Report].

mercoledì, marzo 16, 2011

Evacuate Roma!

Roma più radioattiva di Tokyo. È la sorpresa delle analisi effettuate dalla squadra della Protezione civile italiana, composta da sei persone, giunta oggi nella capitale nipponica. I rilievi fatti dai tecnici - comunica l'ambasciata italiana - danno una radioattivita' di fondo misurata sul tetto dell'ambasciata di 0.04 microsievert/ora. Per riferimento, il valore di radioattività ambientale tipico della città di Roma è di 0.25 microsievert/ora. (Fonte: Repubblica.it)

martedì, marzo 15, 2011

East Side Report. Fukushima, Chernobyl e noi

L'incidente nucleare di Fukushima richiama alla mente quello di Chernobyl, in Ucraina, di cui fra poco più di un mese cadrà il venticinquesimo anniversario. La memoria del disastro nell'ex Unione Sovietica è forte nel sentimento dei popoli est-europei, almeno quanto il sentimento antinucleare in Germania, dove negli anni Ottanta si formarono i movimenti popolari contro l'installazione dei missili, a ovest come a est. Una fase in cui non mancarono anche infiltrazioni politiche, nel clima della Guerra Fredda che avvolgeva il paese. ma fu proprio fra quei movimenti, nella Ddr, che si fecero le ossa quei dissidenti che dieci anni dopo buttarono giù il vecchio regime e il Muro di Berlino. Come sempre, la storia non può essere riletta in bianco e nero. Ma queste premesse spiegano perché proprio la Germania (preoccupazioni elettorali a parte) si sia messa alla testa di quei paesi che oggi, sulla scia di un incidente accaduto nel super-tecnologico Giappone, si sono presi un po' di respiro per valutare meglio l'opportunità di accelerare il passaggio dall'atomo alle energie rinnovabili. Il dibattito è aperto, anzi riaperto. Le decisioni saranno prese nei prossimi mesi.

East Side Report segue con articoli e reportage gli ultimi avvenimenti, letti dalla prospettiva dell'Europa centro-orientale. Ecco una selezione dei link da non perdere.

La memoria di Chernobyl.
E a Chernobyl si va in vacanza.
Chernobyl oggi.
I fantasmi di Pripyat.
Cinema. Berlinale, il sabato di Chernobyl.
Superpompieri e liquidatori.
Torna la paura di Chernobyl.
Gorbaciov e le lezioni atomiche di Chernobyl.

Germania, fuga dall'atomo?
Germania, pausa atomica.
La paura dei tedeschi.
Neckerwestheim si spegne per sempre.

lunedì, marzo 14, 2011

Nucleare, la Germania si prende tre mesi di tempo

La scelta di prolungare la vita delle centrali nucleari tedesche oltre il 2020 viene sospesa per tre mesi. Mesi nei quali una commissione di esperti valuterà i sistemi di sicurezza delle centrali. Lo ha appena dichiarato Angela Merkel in una breve dichiarazione sulle conseguenze dei fatti di Fukushima.

L'ombra di Fukushima sul nucleare tedesco

L’incidente nucleare di Fukushima riapre il dibattito sull’atomo in Germania, intrecciandosi con la campagna elettorale in Baden-Württemberg. E domina le prime pagine di tutti i giornali. Le opposizioni calcano i toni della polemica, accusando la scelta del governo di prolungare l’attività delle centrali esistenti e chiedendo l’immediata sospensione delle 7 centrali più vecchie, che non garantirebbero la sicurezza contro eventi esterni. Il governo ha fiutato il pericolo, la cancelliera ha convocato un vertice straordinario con i ministri competenti e punta a verificare, attraverso una commissione di esperti, le misure di sicurezza presenti nelle centrali del paese. Articolo su East Side Report e su Lettera43.

sabato, marzo 12, 2011

Brindisi 1991, lo sbarco degli albanesi

Accadde esattamente venti anni fa. Agli inizi di marzo del 1991, sulle banchine del porto di Brindisi. Fu allora che l’Italia si accorse di aver vissuto per oltre quarant’anni lungo il confine della Guerra Fredda, sulla faglia dello scontro fra due mondi, due ideologie, due sistemi economici e sociali. Fu in quel momento che l’intero paese capì che Berlino non era poi così lontana e che il suo muro di casa, fatto di acqua, dell’acqua salmastra dell’Adriatico stava venendo giù [... continua su East Side Report].

venerdì, marzo 11, 2011

Frau Nein

Il governo tedesco ha messo un freno alle attese dei mercati finanziari che speravano in un aumento del fondo per il salvataggio dell’euro già nel vertice straordinario dell'11 marzo, a Bruxelles. Invece, come ha scritto l’Handelsblatt, «Angela Merkel ha fatto capire a chiare lettere che questo aspetto verrà trattato nel vertice del 24 e 25 marzo, quando i capi di Stato e di governo saranno chiamati a varare l’intero pacchetto di stabilità per l’eurozona», dopo il vertice preliminare dell’Ecofin del 14 e 15 marzo [... continua su Lettera 43].

giovedì, marzo 10, 2011

Il Papa in Germania nel segno dell'ecumenismo

Il viaggio di stato in Germania che Benedetto XVI svolgerà nel prossimo mese di settembre sarà anche l’occasione per approfondire il dialogo ecumenico con la comunità protestante [... continua su Lettera 43].

mercoledì, marzo 09, 2011

Una Berlino da bere?

Si è aperta a Berlino la ITB, l’annuale fiera del turismo più grande del mondo, un appuntamento imprescindibile per tutti gli operatori del settore, e il Tagesspiegel ne ha approfittato per capire come le guide internazionali descrivono la capitale tedesca, accreditata da molti come la nuova mecca degli anni Duemila: una città di tendenza capace di attirare turisti e nuovi cittadini grazie alla sua straordinaria vita notturna e alle sue offerte culturali [... continua su East Side Report e su Lettera 43].

martedì, marzo 08, 2011

Estonia di rigore

Superata con maggiore agilità rispetto alle consorelle baltiche la crisi economica e abbracciato l’euro dall’inizio dell’anno, l’Estonia si è recata alle urne confermando al governo la maggioranza di centrodestra uscente, composta dal partito liberale riformista e dai conservatori cristiano-democratici di Res Publica. Il premier Andrus Ansip potrà così proseguire le politiche di risanamento dei conti pubblici [... continua su East Side Report e su Lettera 43].

lunedì, marzo 07, 2011

L'Islanda cala la carta dell'energia verde

L'Islanda punta sull'esportazione di energia pulita per risalire la china dopo la crisi finanziaria che l'ha portata due anni fa sulla soglia della bancarotta. Il Financial Times Deutschland ha raccontato il progetto cui stanno lavorando agenzie e aziende statali del settore, per consentire il trasporto dall'isola alla terraferma dell'energia prodotta dal mare e dal fuoco. E, come in tutti questi casi, il problema è nella rete [... continua su Lettera 43].

venerdì, marzo 04, 2011

Il terrorista della porta accanto

Il terrorista della porta accanto: l'incubo che da tempo perseguita i servizi di sicurezza tedeschi si è materializzato nell'aeroporto di Francoforte. Arid U., il 21enne kosovaro che ha attaccato un bus di militari americani, uccidendone due e ferendone altri due, non era mai finito sotto la luce dei servizi tedeschi o kosovari. Un giovane come molti altri, allevato in una famiglia religiosa ma non fanatica, che si è trasformato in un guerriero di Dio guardando su internet i filmati di propaganda dei radicali islamici. L'articolo su Lettera 43.

martedì, marzo 01, 2011

Zu Guttenberg, la carriera non finisce qui

Alla fine si è dimesso. Il ministro più amato dai tedeschi lascia la scena politica. Per ora. Dimissioni oggi, per recuperare un ruolo politico domani. Zu Guttenberg è tagliato per la politica, ma è inciampato sul plagio della sua tesi di dottorato. Una pausa gli farà bene. Piuttosto che restare sulla graticola a farsi rosolare, ha scelto di fare un passo indietro. Gli errori si pagano: il plagio è una macchia che potrà essere recuperata, inutile continuare a difendere una posizione indifendibile. La parabola dell'enfante prodige ve l'abbiamo raccontata in varie puntate: dalle stelle alle stalle, passando per l'inciampo. I sondaggi dicono che, nonostante tutto, gli elettori non avrebbero voluto le sue dimissioni. Il passo indietro di oggi, se ben gestito, può essere solo l'intoppo di una carriera che non finisce qui.