Qualche volta basterebbe anche solo un buon vocabolario per riportare correttamente le notizie. Tra una bomba su Tripoli, un getto d'acqua sul reattore di Fukushima e gli ultimi segreti delle escort del Cavaliere, Repubblica ci informa che la cancelliera Angela Merkel ha rischiato di morire e se l'è vista brutta sull'elicottero della polizia che la trasportava da un appuntamento all'altro della sua campagna elettorale. Il velivolo sul quale viaggiava - ci informa il quotidiano romano - è stato sul punto di schiantarsi, precipitando da un'altezza di 1600 metri e riprendendo quota solo a 100 metri dal suolo. Uno shock tremendo. Peccato solo che la Merkel su quell'elicottero non c'era. O meglio, non c'era più.
Come scrive la Bild, da cui Repubblica ha ripreso la notizia, su quell'elicottero, al momento dell'incidente, c'erano solo i due piloti. La cancelliera era scesa prima, a Offenbur, ultima tappa della sua giornata elettorale. Il velivolo, un Superpuma 332, aveva poi ripreso il volo per Oberschleißheim, nei pressi di Monaco di Baviera. Attorno alle 21, le due turbine sono andate in avaria e il mezzo ha perso quota fino a quando, a poche centinaia di metri dal suolo (quindi, comunque più di 100), i piloti sono riusciti a riattivare il motore e a stabilizzare il volo dell'elicottero. Dopo una pausa tecnica all'aeroporto di Augsburg, il mezzo ha proseguito fino alla destinazione finale di Oberschleißheim. Nel frattempo, Angela Merkel stava concludendo il suo intervento elettorale a Offenbur. Di certo, la notizia che l'elicottero su cui aveva viaggiato per tutto il pomeriggio aveva avuto un grave incidente non deve averla lasciata tranquilla. Ma non è mai stata in pericolo di vita.
ps.: dopo molte ore, Repubblica ha corretto la propria versione, accorgendosi che la cancelliera era scesa prima. Meglio tardi che mai. Ma troppo tardi (e troppa approssimazione), per quello che è il secondo quotidiano nazionale.