domenica, maggio 23, 2010

Il piccolo restyling di Walking Class

Le prove sono terminate e quello che avete di fronte è il nuovo modello di Walking Class. Un piccolo restyling, in verità, giacché la struttura in fondo funziona, la grafica mi pare sobria ed elegante e ipotesi di cambi più radicali non mi hanno molto convinto. La novità più evidente è nella testata, non più fissa ma affidata adesso a una grande foto di copertina destinata a cambiare di tanto in tanto. Chi ha uno schermo più piccolo dovrà fare un po' di scrolling prima di arrivare ai post più recenti ma questa soluzione avvicina il blog al modello di una rivista, più in sintonia con il ritmo meno frenetico e con i contenuti più approfonditi degli ultimi due anni. Ed è un'occasione per valorizzare l'archivio fotografico, arricchitosi con i viaggi frequenti nell'Europa centro-orientale. Per questioni grafiche, si ridurranno di conseguenza le immagini nei post, dove invece tornerà a prevalere la scrittura.

Le foto di copertina non saranno sempre strettamente legate agli argomenti trattati nei post, anche se in gran parte seguiranno il filo rosso che ormai guida Walking Class, il racconto dei fatti e delle curiosità che si agitano nella metà d'Europa che si muove "a est di Berlino Est". Più razionale e organica anche la disposizione dei link nella barra destra. Qui il lavoro è ancora in progress e durerà un bel po' di tempo. Ho iniziato dal primo blocco delle notizie: non più le ultim'ora dai grandi giornali internazionali, che avevano ormai poco senso su una piattaforma divenuta a suo modo specializzata, ma i post raccolti da blog (per ora in lingua italiana) che si occupano delle stesse aree geografiche di Walking Class. Seguirà una più chiara suddivisione dei link inseriti nei grandi contenitori geografici di Berlino, Germania, Europa centro-orientale ed Europa sud-orientale, divenuti un po' troppo ampi e quindi di confusa consultazione.

La prima immagine, che domina già da un paio di giorni la nuova apertura, non poteva che essere dedicata a Berlino e a una delle sue piazze più simboliche, l'Alexanderplatz, metafora dell'incontro e del mescolamento fra l'est e l'ovest del nostro continente.