Finalmente online su Ideazione l'articolo sulla Grosse Koalition di cui vi parlavo in alcuni post passati. Si tratta di un bilancio critico scritto al compimento del primo anno del governo tedesco di Angela Merkel e pubblicato sul bimestrale cartaceo all'inizio di novembre. Poche cose sono cambiate. Ora la politica tedesca si concentra sul semestre di presidenza dell'Ue che partirà dal primo gennaio. E' un appuntamento decisivo per la Grosse Koalition e, dalle parti della Cancelleria e del ministero degli Esteri c'è molto ottimismo. Noi speriamo che da Berlino giunga all'Unione Europea la spinta decisiva per superare l'impasse e riprendere la strada dell'integrazione comunitaria. Per la Grosse Koalition può essere una buona boccata d'ossigeno, anche se negli ultimi anni le presidenze migliori sono state quelle governate dai piccoli paesi e non dai grandi. E comunque la vera svolta, se ci sarà, verrà misurata sui temi della politica interna e dell'economia.
Questo l'inizio dell'articolo:
"Nel dibattito pubblico italiano la Grosse Koalition che da un anno governa le sorti della Germania gode ancora di vasto credito. Politici e opinionisti la indicano come esempio virtuoso rispetto all’incerta guida del centrosinistra in Italia e auspicano, anche da noi, una soluzione di compromesso tra le principali forze politiche del paese per affrontare con maggiore coerenza le sfide riformiste del momento. È come se la magia azzurra della notte mondiale di Berlino si fosse estesa sino a zuccherare ogni aspetto della vita tedesca, politica compresa. Invece, ormai da mesi, l’esperienza della Grosse Koalition – l’alleanza costituita dai due maggiori partiti del sistema tedesco, la cristiano-democratica cdu e la socialdemocratica spd – vive una seria crisi di progetto, di azione, di risultati" [... continua].
Da leggere anche l'analisi storica del rapporto fra italiani e tedeschi di Federico Niglia, dottorando di ricerca in Storia dell'Europa all'Università La Sapienza di Roma. Titolo: il pregiudizio anti-tedesco.