venerdì, ottobre 27, 2006

Romania, Bulgaria e la persecuzione dei Rom

Molti sono i lati oscuri di Romania e Bulgaria, i due paesi balcanici che entreranno a far parte dell'Unione Europea dal prossimo gennaio. I vari governi dei due paesi hanno molto lavorato per raggiungere almeno gli standard minimi di ingresso. E la distanza dalla quale partivano, anche per il modo tartufesco con cui è stato vissuto il cambio di regime alla fine degli anni Ottanta, era enorme: dunque, ampia comprensione, anche se rispetto ai nuovi Stati membri dell'Europa centro-orientale, a Bucarest e a Sofia c'è ancora molto da lavorare. Qui crediamo che l'ingresso nell'Ue, comunque, avrà un influsso positivo e che il "sì" finalmente pronunciato dalle autorità di Bruxelles sia stata cosa buona e giusta. Ma tra i tanti lati oscuri c'è quello del trattamento riservato dai politici, dai media e dalla gente comune alla minoranza Rom. Ostracismo, marginalizzazione, razzismo. I Rom sono parte costitutiva della storia di Romania e Bulgaria, viaggiando in quelle contrade ci è capitato frequentemente di incrociare le loro carovane in eterno cammino. Ci sono difficoltà di integrazione, accresciute però da un sistema sbrigativo e irresponsabile di trattare l'argomento. Su questo punto l'Unione Europea mantiene gli occhi ben aperti. E la rivista Transition on Line ci racconta lo stato dell'arte in questo ampio reportage.