mercoledì, luglio 07, 2010
Jogi Löw, l'esteta alla guida della nuova Germania
Al triplice fischio finale di Argentina-Germania, mentre Maradona bagnava di lacrime le maglie inutilmente sudate dei suoi giocatori, l’intera città di Berlino è esplosa riversandosi per le strade come fosse una capitale brasiliana o mediterranea. Bandiere, auto, clacson e le vituperate vuvuzelas, ormai arrivate su tutte le bancarelle tedesche, hanno descritto la colonna sonora dell’entusiasmo di una nazione che fino a un decennio a guardava con sospetto qualsiasi espressione di nazionalismo, perfino nella versione goliardica del football [... continua su East Side Report].